ACCUSA FALSAMENTE IL PADRE & LA NONNA PATERNA, CIO' PER RIENTRARE DAL NONNO PATERNO, MA VIENE INSERITA NELLA STESSA STRUTTURA, DOPO 4 CIRCA, LA STESSA VIENE DIMESSA, E QUEST'ULTIMA RIENTRA DAL NONNO PATERNO, MA A DISTANZA DI UNA SETTIMANA, LA RAGAZZA DI QUASI 21 ANNI, HA LA STESSA CONDOTTA CHE AVEVA QUANDO ERA AFFIDATA AL PADRE, OVVERO, RIENTRARE QUANDO GLI PARE, SENZA AVVISARE, ADDIRITTURA QUEST'ULTIMA STACCA IL PROPRIO CELLULARE.
E' accaduto nel 2013, quando la ragazza aveva appena 16 anni, quest'ultima con separazione, venne affidata al padre, l'Uomo vive attualmente a Pontassieve, disoccupato a causa della mania di persecuzione, dopo aver perso tutto, finalmente il Giudice del Tribunale Ordinario, affida le due figlie, di 16, e 6 anni. Ovviamente detto affido esclusivo non viene digerito dalla Titolare del caso, ovvero l'operatrice del Servizio Sociale di Pontassieve, convoca alcuni famigliari, in particolare il nonno paterno, ed assieme decidono l'allontanamento delle bambine. Stranamente nello stesso momento, la ragazzina di 16 anni, incolpa sia il proprio padre che, la propria nonna paterna, per maltrattamenti & foto oscene nel profilo del padre; Ovviamente né maltrattamenti, tanto meno foto oscene erano responsabili il padre, e la nonna paterna. Ciò portò ad allontanamento delle due bambine, le quali vennero inserite nella stessa Casa Famiglia, al padre e alla nonna la Titolare del caso ( come documenti lo dimostra ), chiede al T.M., ottiene la sospensione degli incontri; Detta sospensione è ancora attiva, e sembra che nessuno garantisca il diritto al padre e alla nonna paterna, ma sopratutto il diritto alla ragazzina di età 11, anche in questo frangente,, gli operatori e il T.M hanno calpestato in qualche modo i diritti.
A metà di questo mese, ovvero il 13 Agosto 2017, la ragazza di 21 anni ( 16 anni all'epoca ), viene dimessa dalla struttura, e torna dal nonno paterno. A distanza neanche da una settimana, ovvero il 17 Agosto 2017, dopo il turno di lavoro, invece di rientrare alla abitazione del nonno paterno, decide di vagabondare assieme alla propria amica, sino alle 22:00, questo senza dare alcun avviso al nonno paterno, tra l'altro la ragazza aveva staccato il proprio cellulare, stessa ed identica condotta che aveva quando era affidata al padre, l'unica differenza è che, questa ragazza di 21 anni oggi, denunciò sia il padre che la nonna per maltrattamenti, ovvero al dire della ragazza, sia il padre che la nonna non facevano uscire liberamente detta ragazzina, la realtà delle cose, è molto diversa, ovvero sia il padre che la nonna paterna, rimproveravano la ragazzina, quando aveva detta condotta, cosa che al nonno paterno non accade, ovvero questa ragazzina, è stata rimproverata anche da persone che non sono della famiglia, nonostante ciò, la stessa ha concesso detto rimprovero.
Stesso rimprovero, per lo stessa condotta inaccettabile, ma da due persone diverse, ovvero detto rimprovero se viene dal padre, la ragazza non lo accetta!!, se viene da una persona estranea, la stessa ragazza lo accetta!!.
Insomma, questo padre è stato incolpato di materiale pornografico, niente condanna per quest'ultimo, perché lo stesso in realtà non ha mai commesso detto reato, difatti quest'uomo non ha carichi pendenti su detto reato, inoltre non ci sono mai stati maltrattamenti, ma solo una strumentalizzazione della ragazza, la quale all'epoca aveva 16 anni, e tra l'altro la stessa ha le stesse problematiche della madre, quindi è molto facile strumentalizzarla, a far luce ci penserà la magistratura, visto la montagna di denunce presentate dall'Uomo.
Inoltre lo stesso padre è stato incolpato di aver maltrattato le proprie figlie, è forse un reato rimproverare il proprio figlio o figlia, se quest'ultimi si presentono alle ore 00:00, senza avvisare, e gli stessi dicono " Babbo, o fame!", è forse un reato dire al proprio figlio o figlia "a che ora torni? dove vai?, guarda che alle 20:00 si cena!", questo è quello che acceduto nel 2013 a questo padre, per aver chiesto a che ora torni?, dove vai?, per le 20:00 guarda di essere qui!, quest'uomo è stato incolpato ingiustamente dalla propria figlia di 16, la quale voleva rientrare dal nonno paterno, ma lo ha preso in tasca, perché il T.M, l'intrattenuta nella struttura.
Accusare qualcuno ingiustamente, per ottenere un'altra locazione, è diabolico, sopratutto se la vittima è il genitore, ora, o detta ragazza ha realmente delle problematiche, le quali non si risolvono, e questo caso è davvero preoccupate, oppure detta ragazza è stata strumentalizzata, per scopo di ritorsione..
Sta di fatto che, hanno trafitto quest'uomo, dopo che gli stessi lo hanno lapidato, eppoi Crocifisso..
Dice quest'uomo:
Se ce un Dio, perdonerà queste persone per il male che mi hanno fatto, io on le potrò mai perdonare, anzi, prego ogni giorno che dette persone siano incenerite da un fulmine cosi potente da l'asciare le loro ceneri in pochi secondi...
C.D
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